Sogni e Segni, Terra e Torri

Il Comune di Cagliari ha recentemente approvato il progetto “Sogni e e Segni, Terra e Torri”, presentato dalla Fondazione Istituti Riuniti di Ricovero Minorile ETS, nell’ambito del PON Metro, per l’assegnazione di contribuzioni a favore delle autonomie scolastiche, delle scuole paritarie e degli asili nido per la realizzazione di progetti finalizzati a fornire un’educazione equa, inclusiva e opportuna di apprendimento per tutti.

La Fondazione Istituti Riuniti di Ricovero Minorile ETS, risultata beneficiaria dei fondi, da febbraio 2023 ha già attivato diversi progetti che coinvolgono i bambini delle scuole dell’Infanzia e del Nido, seguiti da docenti specializzati individuati mediante selezione.

Tra questi progetti, ci sono la musicoterapia al nido con un’insegnante di pluriennale esperienza, Daniela Porru, il laboratorio scienze con la scienziata Sara Intina, il laboratorio percorso formativo all’aria aperta e la didattica esperienziale per i bambini frequentanti le scuole dell’infanzia, con l’associazione “Punti di Vista”. Questi progetti sono stati ideati per favorire un apprendimento più completo e coinvolgente, che tenga conto delle esigenze di ogni bambino.

Ma non solo i bambini saranno coinvolti nel progetto.

È prevista, infatti, anche la formazione dei docenti e dei genitori. In particolare, la formazione per i genitori si basa su un approccio totalmente innovativo con la partecipazione di due relatori di eccezione per un’esperienza formativa unica: Mercedes Fenude, psicologa e psicoterapeuta, e Marco Mustaro, formatore e tenore, per migliorare la relazione tra genitori e figli, nonché fornire strumenti utili per una corretta educazione dei bambini.

Tutti i progetti beneficiari dei fondi, rappresentano una grande opportunità per i bambini della Città Metropolitana di Cagliari, che potranno usufruire di una didattica ancora più inclusiva ed efficace. Grazie a questi fondi e al progetto attivato dalla Fondazione Istituti Riuniti di Ricovero Minorile ETS, i bambini potranno godere di un apprendimento più completo e coinvolgente, che tenga conto delle loro esigenze e delle loro potenzialità. Anche i genitori e i docenti potranno beneficiare della formazione prevista dal progetto, che mira a migliorare la qualità delle relazioni educative e a promuovere un’educazione sempre più equa e inclusiva.

Report finale

PON Città Metropolitane 2014-2020

PROT. N. 205 DEL 30/06/2023

Asse 7 – Ripresa sociale, economica e occupazionale
Obiettivo specifico 7.1 – Azione 7.1.1 – Incremento di servizi e iniziative di sostegno per i segmenti più fragili delle comunità.


Progetto CA7.1.1.e “Contribuzioni a favore delle autonomie scolastiche, delle scuole paritarie e degli asili nido per la realizzazione di progetti finalizzati a fornire un’educazione equa ed inclusiva e opportuna di apprendimento per tutti”.

Progetto

Sogni e segni, terra e torri

1. PREMESSA

Il progetto Sogni e segni, terra e torri, nasce in risposta al bando pubblicato dal Comune di Cagliari per le finalità e con le risorse del PON Città Metropolitane (PON METRO) 2014/2020 – Piano Operativo Città di Cagliari – Asse 7: Obiettivo Specifico 7.1 – Ripresa sociale, economica e occupazionale (REACT-EU FSE) – Azione 7.1.1 – Incremento di servizi e iniziative di sostegno per i segmenti più fragili delle comunità – Progetto CA7.1.1.e..

L’obiettivo generale del bando è la realizzazione di progetti finalizzati a fornire un’educazione equa, inclusiva e opportuna di apprendimento per tutti.

L’obiettivo numero 4 dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile prevede di garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e di promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti. Fondamentale, al fine di poter avviare una riflessione su tale obiettivo e sull’operazione in essere, è la definizione dei termini utilizzati nella sua formulazione.

È possibile definire di qualità l’educazione che riesce a promuovere il raggiungimento al più al-to livello da parte degli studenti degli obiettivi educativi, su cui scuola e Università hanno ricevuto un mandato sociale e istituzionale. Con riferimento all’obiettivo istruzione di qualità il Rapporto ASviS 2021 ha messo in evidenza le perdite di apprendimento e socialità sofferte da-gli studenti, specialmente quelli più fragili, a causa della pandemia da Covid-19. La didattica a distanza ha comportato l’aggravamento del divario e delle disuguaglianze sociali, territoriali e di genere rendendo necessario, da un lato, intervenire al fine di garantire il recupero delle competenze cognitive e socio-emotive degli studenti, dall’altro intervenire su dei nodi strutturali che da decenni rallentano il raggiungimento di una istruzione di qualità.

Con il termine “educazione inclusiva” si fa riferimento a un diritto fondamentale, fortemente correlato al concetto di “appartenenza”. Un’educazione inclusiva deve infatti porre le condizioni affinché ciascuno si senta parte integrante di un progetto comune, venendo accolto e coinvolto in tutte le attività che gli consentano di apprendere con i propri tempi, partecipando alla vita scolastica in modo pieno e consapevole. La prospettiva è quella di considerare la diversità come parte della normalità e dunque come valore e i progetti di inclusione dovranno rivolgersi all’intera comunità, avendo cura di coinvolgere individui provenienti da nuclei familiari appartenenti alle fasce deboli della popolazione, così da

favorire la creazione di opportunità di contrasto alla povertà educativa e all’isolamento, aggravato dalla pandemia.

La qualità, l’equità e l’inclusività costituiscono inoltre condizioni necessarie per promuovere pari opportunità di apprendimento per tutti. Il concetto di “educazione opportuna” è quindi strettamente correlato ai precedenti, costituendone un corollario essenziale. Realizzare un’educazione di qualità, che sia al tempo stesso equa ed inclusiva, infatti, significa creare op-opportunità di apprendimento per tutti, attraverso l’ideazione di progetti che contribuiscano al miglioramento del tessuto sociale urbano, partendo dalla dimensione educativa (prescolare e scolare), specie alla luce della crisi innescata dalla pandemia che, determinando il blocco delle attività didattiche in presenza, ha drammaticamente aggravato le problematiche e le sofferenze degli individui più fragili, emerse con particolare evidenza in questo periodo storico.

2. IL PROGETTO

    2.1 Il progetto Sogni e segni, terra e torri

Ha mosso i suoi passi, nell’intento e negli obiettivi, dalla consapevolezza che questi ultimi due anni, segnati dalla pandemia, abbiamo influito nella vita dei bambini, soprattutto a causa della richiesta di isolamento e di distanza sociale imposta. Questo progetto, riconoscendo le fragilità determinate da una situazione che ha generato povertà economica ed educativa, ha voluto restituire ai bambini e alle loro famiglie, il tempo della vicinanza, della prossimità di sguardi e di gesti, delle opportunità di socializzazione e apprendimento in modo naturale e dinamico. Per questo, soprattutto per questo, si sono scelte attività da svolgere prevalentemente all’aperto, valorizzando il legame spontaneo dei bambini con la natura traendone da questo legame vantaggi oramai noti a tutti.

Insieme ai bambini, sono stati coinvolti i genitori, i docenti e gli educatori con i quali i bambini sono in una costante relazione educativa. Anche per loro è stata pensata, oltre al coinvolgimento nelle azioni dedicate ai bambini, un’azione di formazione e incontro.

Il progetto nella sua fase di preparazione ha avuto inizio nel mese di gennaio.

il 17 febbraio sono partiti i laboratori ed il progetto è stato chiuso il 30 giugno.

Il 07 marzo c’è stata la presentazione del progetto.

Presentazione progetto presso la Scuola “San Vincenzo” via Basilicata 18

I laboratori didattici svolti negli spazi all’aperto della scuola: “Alla scoperta dei lombrichi” e “Educazione all’aria aperta e didattica esperienziale”.

il laboratorio scienza e il laboratorio esperienziale all’aria aperta, iniziato a febbraio e concluso a maggio, ha coinvolto dai 44 ai 65 bambini della scuola dell’infanzia. L’obiettivo dei laboratori era quello di fornire ai bambini un’esperienza educativa e formativa arricchente, avvalendosi dell’ambiente naturale e della bellezza della natura.

Nel mese di maggio, il laboratorio esperienziale all’aria aperta si è tenuto anche presso la colonia di Flumini di Quartu situata al mare, dove i bambini accompagnati dai pullman, hanno trascorso l’intera giornata. Questa fase del laboratorio è stata un’esperienza unica, poiché ha permesso ai bambini di entrare in contatto diretto con il mare e la sabbia.

Durante la fase di permanenza presso la colonia, i bambini della scuola dell’infanzia hanno dimostrato un notevole impegno nell’azione di preservazione ambientale. Come parte di un’iniziativa di educazione ambientale, i bambini hanno partecipato a un’attività di pulizia della spiaggia dalla plastica.

Guidati dagli operatori hanno raccolto rifiuti di plastica e altri detriti lungo l’arenile. Questa attività ha permesso loro di comprendere l’importanza della gestione sostenibile dei rifiuti e l’impatto negativo della plastica sull’ambiente marino.

Durante la pulizia, i bambini hanno mostrato entusiasmo e consapevolezza riguardo all’importanza di preservare la bellezza naturale della spiaggia e l’ecosistema marino. La loro dedizione e partecipazione attiva hanno dimostrato quanto sia significativo educare le giovani generazioni alla salvaguardia dell’ambiente e all’adozione di comportamenti responsabili verso il nostro pianeta.

La pulizia della spiaggia dalla plastica ha lasciato un’impronta positiva sulla coscienza dei bambini, incoraggiandoli ad adottare comportamenti più consapevoli .

La combinazione di attività di educazione ambientale, esperienze all’aria aperta e il coinvolgimento attivo nella pulizia della spiaggia hanno reso il laboratorio esperienziale un’esperienza completa e formativa per i partecipanti.

Questi gli obiettivi generali:

∙ Valorizzare la natura quale scuola, luogo di apprendimento e di crescita, personale e di gruppo.

– Favorire la conoscenza dell’ambiente attraverso i sensi.

– Accrescere la curiosità, l’ascolto e lo spirito di osservazione.

– Sensibilizzare i bambini e le bambine verso il rispetto della natura e dei suoi abitanti.

– Stimolare la fantasia, la creatività e la manualità

I bambini hanno svolto l’attività con grande entusiasmo, curiosità, interesse, partecipazione.

La musicoterapia

Questi gli obiettivi generali:

– sviluppare capacità innate nel bambino

– sviluppare il cosiddetto ‘pensiero musicale’

– sviluppare la capacità di ascolta e memoria

– sviluppare il linguaggio

L’approccio musicoterapico ha visto i bimbi cimentarsi in un percorso volto al “giocare con la musica ” attraverso la modalità ricettiva ed attiva, partendo dall’ascolto del suono e del silenzio legati al movimento con e senza la suddetta. All’interno di questa modalità si

è utilizzato il ritmo (altro componente fondamentale della musica) per imparare a distinguere quello lento ( es : camminata delle lumache – tartarughe- elefanti) da quello veloce ( lepri – ranocchi- galline). In questa fase la Mt si definisce “passiva”. A seguire, i bimbi hanno fatto conoscenza degli strumenti, inizialmente dando loro la possibilità di scegliere quello desiderato, che ha portato all’osservazione del nascere di diverse dinamiche ( dal bimbo che li voleva tutti, a quello che lo scambiava volentieri, a quello che non lo voleva dare oppure prendere, a quello che stava in disparte). In questa fase tutti i bimbi ( tranne uno della classe dei 2 anni, che solo nell’ultimo incontro ha interagito con gli altri compagni) hanno preso e “ suonato” percuotendo lo strumento per sentirne il suono oppure maneggiandolo con curiosità e usandolo con fantasia e spontaneità per produrre ritmi o frammenti di melodie. In un successivo approccio, gli strumenti sono stati consegnati ad un bimbo per volta, lasciando che gli altri osservassero il suo suonare e di volta in volta aggiungendone uno, quasi a formare una piccola orchestra, in modo da poter gestire un “dialogo sonoro” più ordinato e rispettoso dell’ascolto e dello scambio.

Solamente ai bimbi di 3 anni è stata insegnata una breve canzone con l’utilizzo del ritmo lento e veloce. Sempre questi ultimi hanno imparato a mimare l’uso di alcuni strumenti (chitarra, violino, pianoforte e batteria).

Si è anche sperimentato il gioco del “direttore d’orchestra”, incaricando ogni singolo bimbo di fare da guida agli altri con un esercizio musicale. Tale modalità ha messo in evidenza difficoltà , paura , timidezza e attitudini.

Si è utilizzata spesso la musica come “calmante” del pianto e di vari momenti legati alle emozioni che i piccoli hanno provato dal momento del distacco dai genitori ad altri , nell’arco del tempo dedicato alla musicoterapia.

Le musiche utilizzate hanno spaziato da Mozart, Vivaldi, Emiliano Toso, Sergio Cammariere a varie rock-pop.

L’esperienza si è conclusa con un ricco bagaglio di emozioni e gioia per la docente che è stata validamente sostenuta dalle maestre sempre presenti ed attivamente impegnate in ogni incontro.

La formazione per i docenti e tutoraggio

Al fine di non perdere l’esperienza acquisita, il progetto ha previsto il tutoraggio di 50 ore, sviluppato a partire dal mese di maggio, con l’obiettivo di formare docenti interni sulla didattica all’aria aperta per i bambini dell’infanzia. Il progetto ha coinvolto professionisti esperti nel campo della pedagogia e dell’educazione all’aperto, che hanno fornito sostegno, formazione e orientamento ai docenti interni durante le ordinarie attività scolastiche per integrare strategie educative all’aria aperta nei loro approcci didattici.

Questi gli obiettivi generali:

– Sensibilizzare i docenti interni sull’importanza della didattica all’aria aperta nel contesto dell’educazione per l’infanzia.

– Fornire una panoramica approfondita delle diverse metodologie e pratiche di insegnamento all’aperto.

– Integrare la didattica all’aria aperta nel curriculum esistente, sviluppando piani di lezione innovativi e coinvolgenti.

– Promuovere un ambiente di apprendimento stimolante, sostenibile e in armonia con la natura.

– Valutare l’impatto della didattica all’aria aperta sullo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo dei bambini dell’infanzia.

Il tutoraggio si è articolato in diverse fasi chiave:

Analisi delle esigenze: Prima di avviare il progetto, è stata condotta una fase di formazione un’analisi delle esigenze per identificare le lacune nella comprensione dei docenti riguardo alla didattica all’aria aperta.

Esperienze sul Campo: I docenti interni hanno partecipato ad esperienze pratiche all’aperto, includendo visite a parchi, giardini botanici, dove hanno sperimentato in prima persona le dinamiche dell’insegnamento all’aperto.

Sviluppo di Piani di Lezione: In collaborazione con i professionisti, i docenti hanno sviluppato piani di lezione innovativi e adattati alle esigenze specifiche dei loro bambini.

Supporto Continuo: Durante il periodo di tutoraggio, i professionisti hanno fornito supporto continuo ai docenti, rispondendo a domande, fornendo feedback e suggerimenti per migliorare le loro pratiche.

Risultati e Impatto: Il progetto di tutoraggio ha ottenuto risultati significativi e positivi:

Aumento della consapevolezza: I docenti hanno sviluppato una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’apprendimento all’aria aperta e sulla sua influenza positiva sullo sviluppo dei bambini.

Integrazione della Didattica all’Aria Aperta: I docenti hanno integrato con successo l’insegnamento all’aperto nel loro curriculum, rendendo le lezioni più coinvolgenti e stimolanti.

Miglioramento delle Competenze: I docenti hanno acquisito nuove competenze e abilità nell’organizzare e gestire attività all’aperto, promuovendo l’apprendimento esperienziale.

Miglioramento del Comportamento dei Bambini: I bambini hanno dimostrato un comportamento più positivo, mostrando un maggiore coinvolgimento e interesse nelle attività all’aperto.

Effetti Positivi sullo Sviluppo: I bambini hanno mostrato un miglioramento delle competenze cognitive, motorie e sociali, grazie all’apprendimento all’aperto.

Conclusioni: Il progetto di tutoraggio sulla didattica all’aria aperta ha dimostrato di essere estremamente efficace nel promuovere pratiche educative innovative e coinvolgenti per i bambini dell’infanzia. L’intervento dei professionisti esperti ha avuto un ruolo fondamentale nel sostenere e guidare i docenti interni lungo questo percorso di crescita professionale.

L’adozione della didattica all’aperto può apportare benefici a lungo termine sia per i bambini, che avranno un ambiente di apprendimento più stimolante e significativo, sia per i docenti, che potranno sviluppare approcci educativi più dinamici ed efficaci. Si suggerisce di continuare a promuovere la formazione e la pratica dell’insegnamento all’aperto all’interno dell’istituzione, incoraggiando la condivisione delle migliori pratiche e il sostegno reciproco tra i docenti.

Questi gli obiettivi generali:

– divulgare l’educazione outdoor nella comunità educante

– rafforzare i legami con il territorio

– sperimentare una didattica attiva ed esperienziale in maniera inusuale e giocosa

– approfondire delle metodologie e tecniche relative ad una didattica esperienziale

– migliorare la relazione educativa tra docenti-discenti e tra genitori e figli

La formazione per i genitori

Questi gli obiettivi generali:

– migliorare la relazione educativa tra genitori e figli

– avere maggiore consapevolezza del proprio vissuto emotivo

Gli incontri formativi hanno avuto come tema principale il vissuto emotivo proprio e dei figli. La formazione ha considerato come elemento base il desiderio di felicità che abita il cuore dell’uomo e che lo muove a sognare oltre ogni evidenza il bene maggiore per sé e per il prossimo.

2.2. Metodologia utilizzata

La metodologia adottata nello svolgimento del progetto Sogni e segni, terra e torri, ha poggiato su 3 elementi: condivisione, cooperazione e protagonismo attivo.

La condivisione: delle azioni e degli obiettivi con tutti i soggetti coinvolti nel progetto: risorse umane impegnate nell’attuazione dei servizi, persone impegnate nella direzione e nel coordinamento, docenti e famiglie.

Alla condivisione dei principi e delle modalità di attuazione del progetto è stata affiancata, la cooperazione e la metodologia pratica, laboratoriale, in cui il “dire” e il “fare” sono stati strettamente connessi e riacquistando il valore fattuale dei termini: l’importanza della parola e delle parole condivise nel dialogo,

del “dire bene” per educare, per ex-ducere, per tirar fuori il bello e il buono da ciascuna persona coinvolta; l’importanza del fare, sperimentare, cambiare, pure sbagliare e riprovare. Questa metodologia pratica ha coinvolto i bambini/e ma anche i docenti ed educatori. L

e azioni rivolte ai bambini hanno avuto come nucleo centrale il loro protagonismo attivo, in un percorso di relazione, socializzazione, apprendimento e conoscenza.

2.3 I destinatari

I destinatari principali sono stati:

22 bambini/bambine del nido

65 bambini/bambine della scuola dell’infanzia

8 personale educativo

10 genitori

2.4 Risorse umane impegnate nel progetto

Cabras Felicita : Direttrice – Responsabile progetto
Meirani Adele: Psicologa e coordinatrice
Cara Veronica: Responsabile segreteria- rendicontazione
Sara Intina: Laboratorio Scienze
Luca Gasole: educatore laboratorio esperienziale
Mara Lasi: educatrice laboratorio esperienziale
Antonio Pinna: educatrice laboratorio esperienziale
Oriana Bonilla Perez: educatrice laboratorio esperienziale
Daniela Porru: musicoterapista
Fenude Maria Mercedes: psicologa e formatrice
Mustaro Marco: formatore
Sechi Paola: Insegnate personale interno
Marta Marras: Insegnante personale interno
Giulia De fraia: Insegnante personale interno

2.5 CONCLUSIONI
Con la conclusione del progetto possiamo affermare che l’impatto sui destinatari principali, i bambini e le bambine dell’Asilo Nido e della Scuola dell’Infanzia ”San Vincenzo”, sui docenti e sulle famiglie sia stato positivo.
 
In fase progettuale si sono riconosciute le fragilità, la povertà economica ed educativa determinata da un biennio complesso in cui si sono allontanati i bambini tra loro, le famiglie dalla comunità e la scuola è stata costretta ad attivare modalità non perfettamente coerenti con il suo mandato educativo e di prossimità (pensiamo solo all’obbligo di distanza fisica e di didattica a distanza). In questa cornice l’obiettivo generale che ci si era prefissati di raggiungere era (così come indicato nella proposta progettuale) quello di mantenere il bambino/a creativo, di coltivare senza contaminarla la sua capacità immaginifica, di stimolare, di rispettare la sua innata curiosità verso il mondo e verso le persone che lo circondano.
 
Oggi possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto:
 
✓ grazie alla partecipazione attiva della maggior parte dei bambini alle attività che con la loro innata curiosità hanno valorizzato e dato forma e sostanza alle proposte educative e didattiche. Nei bambini, in particolare:
    è aumentato il livello di coinvolgimento e di interazione durante le attività;
    è migliorata la capacità di ascolto e di relazione tra pari e con gli adulti;
    è aumentata la qualità del linguaggio
    è aumentato il livello di benessere durante l’orario scolastico
    è migliorato la qualità del tempo trascorso all’aria aperta, in percorsi di formazione informale.
 
✓ grazie al coinvolgimento dei docenti i quali hanno espresso apprezzamento per le attività, per l’apprendimento di nuove modalità che potranno essere valorizzate anche dopo la fine del progetto. Il progetto di tutoraggio sulla didattica all’aria aperta ha dimostrato di essere estremamente efficace nel promuovere pratiche educative innovative e coinvolgenti per i bambini dell’infanzia. L’intervento dei professionisti esperti ha avuto un ruolo fondamentale nel sostenere e guidare i docenti interni lungo questo percorso di crescita professionale. L’adozione della didattica all’aperto può apportare benefici a lungo termine sia per i bambini, che avranno un ambiente di apprendimento più stimolante e significativo, sia per i docenti, che potranno sviluppare approcci educativi più dinamici ed efficaci. Si Continueremo a promuovere la formazione e la pratica dell’insegnamento all’aperto all’interno dell’istituzione, incoraggiando la condivisione delle migliori pratiche e il sostegno reciproco tra i docenti.
 
✓ grazie ai genitori che hanno accolto con entusiasmo le attività per i propri figli e quelle a loro dirette.
 
✓ grazie a tutte le risorse umane impegnate.
 
Riportiamo qui due testimonianze in merito alla partecipazione degli adulti alle attività:
 
«Questa esperienza è stata molto positiva. Ho partecipato ad altri incontri di questo genere nella
mia esperienza lavorativa ma questa l’ho vissuta in modo diverso. Con gli impegni quotidiani a
volte non ci soffermiamo ad ascoltarci abbastanza e non diamo il giusto valore alla vita, alle
sensazioni, alle esperienze e alle piccole cose, mostrando e creando talvolta indifferenza attorno
a noi. Devo dire che siete stati molto bravi, con delicatezza e garbo, ci avete permesso di
esprimerci liberamente, offrendoci l’opportunità di sentirci libere di esporci senza paura di
sentirci giudicate, anzi, incoraggiandoci. Ci avete fatto notare che le emozioni che emergevano
fossero profonde e si avvertiva la gioia e l’entusiasmo nell’esternarle . È stata una bella
emozione, soffermarci a pensare anche alle esperienze vissute da bambini, alle nostre
sensazioni, ricordare i profumi e i colori. Ci avete fatto sentire libere di parlare senza sentirci
obbligate a farlo, senza avvertire preferenze per l’una o per l’altra ma facendoci sentire tutte
uguali, offrendo a tutte la stessa possibilità… ASCOLTARCI, CONOSCERCI, CAPIRCI, PERCEPIRE I
BISOGNI DEGLI ALTRI, STIMOLANDO IN NOI IL DESIDERIO DI AIUTARCI.» (un genitore)
« È stato sempre molto interessante ed è stato bello vedere, durante il confronto, i vari punti di
vista su un determinato argomento che veniva trattato.
Direi che nel mio caso è stata un’ esperienza positiva.» (un genitore).
 
Lo sforzo condiviso regala e restituisce a tutti la soddisfazione che quanto fatto e condiviso
con i bambini e le bambine, con i genitori e i docenti, è e rimane un patrimonio di inestimabile
valore.